L’ospitalità

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Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, hanno accolto degli angeli senza saperlo.
(La Bibbia)

Nel 2007 Legambiente decise di porre fine al progetto di ospitalità denominato “Progetto Chernobyl” questo progetto ha permesso tra il 1991 ed il 2006 di accogliere in Italia migliaia di bambini.

Non tutti i gruppi che partecipavano a questa iniziativa, approvavano questa decisione, e tanti EX comitati locali di Legambiente decisero di organizzarsi in gruppi autonomi per poter continuare le attività. Fu così che grazie alla determinazione di alcune famiglie della Valle di Susa nasceva il “Gruppo Solidarietà Valle Susa”.

ognuno di questi gruppi locali segue regole diverse, c’è che fa un ospitalità a gruppo, dove i bambini vengono ospitati in strutture attrezzate e le famiglie si fanno carico di “gestire” queste comunità. Altri gruppi praticano un accoglienza di tipo “diffuso” all’arrivo il bambino viene assegnato alla famiglia che provvede a “gestirlo” per tutta la durata del soggiorno, di solito sporadicamente vengono organizzate qualche iniziativa comune.

Noi abbiamo deciso di mantenere in gran parte le regole fissate da Legambiente, nel nostro gruppo il bambino viene solo una volta in Italia, per fare si che a più bambini sia data la possibilità di vivere questa esperienza e per l’accoglienza abbiamo deciso di adottare un sistema, che prevede di ospitare in famiglia i bambini, ma alternando i periodi in famiglia con altri in cui i bambini sono ospitati in gruppo presso apposite strutture.

Normalmente i primi due giorni vengono ospitati presso una struttura comune, per fare si che inizino ad ambientarsi, anche perchè solitamente nessuno di loro conosce la nostra lingua e tanti dei nostri usi e costumi, per loro sono abbastanza “strani”

Inizia così in periodo di ambientamento, non nascondo che a volte emergono delle piccole difficoltà, non dimentichiamo che si tratta di bambini di 9-12 anni che si trovano di punto in bianco in un luogo in cui tutti parlano una lingua diversa e dopo solo due giorni vengono affidati alle famiglie che li ospiteranno per il periodo……

Solitamente le famiglie che hanno dei figli piccoli, hanno un validissimo aiuto, infatti dopo poco i bambini lasciati insieme iniziano a giocare, incuranti del fatto che non si capiscono, per gli altri occorre un po di pazienza e sopratutto tanto amore, tante volte un abbraccio vale più di molte parole.

Normalmente il soggiorno inizia con un paio di giornate di accoglienza collettiva, i bambini vengono ospitati presso l’asilo e viene fatta conoscenza con tutte le famiglie. Durante queste giornate i bambini vengono portati per un breve periodo presso le famiglie, per fare si che conoscano sia le case che i componenti del nucleo famigliare, ma al termine della giornata vengono riportati all’Asilo dove viene consumato la cena.

Dopo queste giornate di “ambientamento” inizia l’accoglienza vera e propria, ed il bambino viene ospitato in famiglia, normalmente durante la prima settimana si concentrano le visite mediche e dentistiche …..di conseguenza i bambini vengono portati presso il reparto Pediatrico dell’ospedale di Susa per una visita generale (vorrei approfittare dell’occasione per ringraziare il primario, il personale medico e paramedico del raparto per la grande disponibilità e comprensione )

…. c’è sempre un po di agitazione nella sala d’attesa del reparto pediatrico di Susa

Dopo la visita Pediatrica … arriva il tasto dolente…. la visita odontologica ….. sono già diversi anni che grazie alla grande disponibilità del dottor Andrea Beltramo, i nostri ospiti possono ricevere le cure dentistiche necessarie. Cure più che necessarie è infatti un caso abbastanza raro che qualche bambino non ne abbia bisogno, di solito una o più carie da sistemare ci sono sempre…. per la gioia dei nostri ospiti 🙂

da sinistra a destra il dott Bruno ed il dott Beltramo

Nel corso degli anni si sono aggiunte altre visite, ipo la visita oculistica e l’ecografia alla tiroide, negli ultino anni abbiamo anche partecipato ad un progetto di Verso Est che in collaborazione con l’ARPA di Piacenza aveva organizzato una verifica puntuale sul reale grado di contaminazione dei bambini, in pratica ai bambini vengono raccolte le urine sia all’inizio del soggiorno, che alla fine . Con l’analisi di questi campioni si è riscontrato che nonostante il soggiorno sia relativamente breve, la contaminazione discende nei soggetti di circa il 50%.

Finita questa prima parte di doverose visite mediche, il soggiorno prosegue con un periodo di ospitalità collettiva presso la casa alpina Giovanni XXIII di Sause di Cesana, in questa località i ragazzi hanno la possibilità di conoscere le montagne (teniamo presente che per molti di loro è la prima volta che le vedono, arrivano da una zona di sola pianura, con qualche piccola collinetta, e trovarsi in Piemonte, circondati dalle montagne è per loro un esperienza fuori dal comune)

Casa Alpina Giovenni XXIII

A Bessen i giorni passano veloci, tra passeggiate giochi e momenti comuni, in un attimo è già ora di rientrare a casa ….

Si ritorna in famiglia ….e inizia la scuola….. infatti i nostri ragazzi devono obbligatoriamente frequentare la scuola, l’accompagnatrice Galina è un insegnante e durante i periodi in cui non c’è niente di organizzato, tiene lezione presso i locali dell’asilo.

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